16 Novembre: Secondo incontro “Nel nome delle madri”

NEL NOME DELLE MADRI
dalla tragedia greca alla narrativa contemporanea

Nel secondo incontro, si è parlato di Anastasia, la protagonista di INTERNO FAMILIARE di A.M. Ortese, e di sua madre, la signora Finizio che “provava quel senso oscuro di compassione e di festa di rimorso e allegria, che sempre la prendeva osservando la perfetta , inalterabile bruttezza di Anastasia , quei lineamenti rigidi e privi di qualsiasi espressione , come quelli di una forchetta”.

Poi abbiamo incontrato Arturo, protagonista de "L’isola di Arturo" di Elsa Morante, il ragazzino orfano di madre, che nell’isola di Procida trascorre le giornate leggendo storie di pirati, immaginando le origini mitiche del proprio nome, disegnando sull’atlante i viaggi che compirà in futuro, emulando le avventure del padre Wilhelm Gerace. Soltanto con l’arrivo di una terza persona, Nunziata,la moglie-bambina di suo padre, sarà interrotta questa dualità monosessuata, e per Arturo comincerà l’iniziazione alla vita adulta, la fine dei sogni e l’incontro con la realtà.

L'incontro si è chiuso con “ARACOELI”, ultimo densissimo romanzo della Morante, in cui vi ritroviamo una visione contrastata e complicata dell’esperienza del materno. Il protagonista-narratore del romanzo, Manuele, il figlio di Aracoeli, ripercorre all’età di quarantatrè anni, tragicamente il destino materno: egli non è riuscito mai a crescere fuori dal nido costruito assieme a sua madre ed è rimasto dentro di sé sempre il piccolo bambino cullato affettuosamente dalle canzoncine spagnole di Aracoeli.

a cura di Rita Ceglie