Evento 27 ottobre 2022: Dialogo su Pasolini
Edizione 2022
LUOGO:
biblioteca Ricchetti - Bari
PERIODO:
27 Ottobre 2022
DETTAGLI:
Martedì 29 ottobre 2022, alle ore 17.30 presso la biblioteca Ricchetti di Bari si è tenuto un incontro con gli autori Filippo La Porta e Trifone Gargano su Pierpaolo Pasolini. Ha introdotto Celeste Maurogiovanni.
I concetti di «realtà» e «verità» – interrelati ma anche in latente conflitto l’uno con l’altro – risuonano attraverso spiazzanti messe a punto teoriche e puntuali disamine dei testi nei contributi raccolti in questo volume a firma di Roberto Andò, Roberto Chiesi, Andrea Cortellessa, Filippo La Porta, Davide Luglio, Daniela Marcheschi, Bruno Pischedda, Ricciarda Ricorda, Giuseppe Traina, Guido Vitiello.
Pasolini, comunista avverso alle magnifiche sorti e attratto dal "poco-razionale", profondamente laico ma con il senso del sacro, un poco diffidava della "verità", potenzialmente distruttiva, e si schierava piuttosto dalla parte della "realtà", misteriosa e inappropriabile, che ricomprende in sé il bene e il male (contrapposta all'illusoria "irrealtà" in cui vive il borghese). Sciascia, illuminista sfiorato dal tragico, "ateo incoerente", credeva nella "verità" come parola letteraria e giudizio razionale sulle cose, mentre considerava la "realtà" qualcosa di troppo manipolabile. Entrambi però si sono continuamente e meravigliosamente contraddetti, ritornando su questi temi e provando a declinarli nella loro opera e nella loro fitta attività giornalistica.
Il racconto Terracina, inviato nel 1951 al Premio Taranto, rappresenta un vero e proprio caso letterario, da incastonare nel lungo, travagliato e complesso cammino di Ragazzi di vita, Garzanti 1955. Il rapporto con la città di Bari, con la sua gente e con il suo mare, nel 1951, fu dettato dalle esigenze di un reportage giornalistico, che Pasolini stava scrivendo, percorrendo la lunga via del mare. Pasolini maestro di emozioni, giovanissimo professore, prima in Friuli e poi a Ciampino, capace di incuriosire e di incantare i suoi studenti, con la ludo-didattica, inventore della favola del mostro «Userum», per spiegare le desinenze della seconda declinazione latina. Autore di scritti nei quali sottolineava l'urgenza di modificare i libri di testo e la metodologia d'insegnamento, in un'Italia appena uscita dal ventennio fascista e dalla guerra. Pasolini che si cimentò con la ri-scrittura dei primi sette canti dell'Inferno di Dante, ambientandoli nelle borgate romane degli anni Sessanta del Novecento. Infine, Pasolini autore di canzoni pop e oggetto, a sua volta, di canzoni e di narrazioni.