Incontro con Pier Luigi Vercesi

Edizione 2015
LUOGO:

Circolo della vela - Bari


PERIODO:

26 Ottobre 2015

DETTAGLI:
La storica libreria Laterza ha ospitato Pier Luigi Vercesi, da trent'anni giornalista in numerose testate, tra cui La stampa e Il Corriere della Sera, e attualmente direttore di Sette, il settimanale del quotidiano di via Solferino. Non solo giornalista, ma anche autore di saggi di storia del giornalismo e insegnante di Teoria e Tecniche del linguaggio giornalistico presso la facoltà di Lettere dell’Università degli studi di Parma. L'autore ha presentato il suo ultimo libro dal titolo “Ne ammazza più la penna. Storie d’Italia vissute nelle redazioni dei giornali”, una storia d'Italia attraverso i giornali e i giornalisti italiani: avventurieri, scandalosi, venduti, comprati, eroici, rivelatori di verità o occultatori di vergogne nazionali. “Ne ammazza più la penna” è la storia dei giornalisti italiani dai tempi della caduta di Napoleone – e precisamente dal primo possibile scoop, il misero fallimento dell’impresa di Gioacchino Murat fermato dalla plebe calabrese nel 1814 mentre tentava di tornare sul trono di Napoli – fino agli anni Sessanta del Novecento. Mentre le loro carriere si adeguano alle innovazioni tecnologiche, politiche, culturali, sociali e finanziarie del mondo che cambia, sullo sfondo della vita in redazione scorre la storia d’Italia nei suoi momenti cruciali, colti nella realtà quotidiana. Così il rapporto tra i due versanti del racconto – i giornalisti e la storia d’Italia – è tessuto in modo tale che i giornalisti sembrano quello che in realtà furono: l’ombra della storia d’Italia, il suo lato meno noto, ma parte integrante, e a volte determinante, dell’intero. Patriottismi e scandali, ideali e corruzione, coraggio innovativo e conflitti d’interesse, servitù culturale e ardimento d’avanguardia, fanno da refrain a un racconto che diventa, pagina dopo pagina, una storia culturale minuziosissima di notizie, fatti e aneddoti. Questo libro riesce a riflettere, come uno specchio, il carattere nazionale nella minuta vicenda di ascese e cadute personali, con la concertazione vera e piacevole di una commedia di costume.

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