Premio “Comunicare la Letteratura”

Edizione 2016
LUOGO:

Officina degli Esordi di Bari


PERIODO:

Giovedì 26 maggio 2016

DETTAGLI:

Consegnati a Bari da Andrea Kerbaker i premi "Donne in corriera". L'aria di Levante da Maalouf

A cosa serve resuscitare Petrarca o Dante o i migliori scrittori del globo, se oggi non troviamo "lettori veri" in grado o con la voglia di leggere le loro opere? Non avrebbero ragione di esistere, onticamente, direbbero i filosofi. Da questo interrogativo è partito un grande cultore del libro, Andrea Kerbaker (docente all'Università Cattolica), arrivato da Milano a Bari, all'Officina degli Esordi, per la consegna del premio ai vincitori del concorso "Comunicare la Letteratura", organizzato a Bari dall'associazione culturale Donne in Corriera. In collaborazione con l'Istituto d'Istruzione secondario superiore "De Nittis-Pascali" di Bari (studenti del triennio del corso di grafica, comunicazione e multimedialità).

Perchè dei ragazzi del liceo dovrebbero cimentarsi nella lettura, peraltro non facile, di un autore francofono come Amin Maalouf in Gli Scali del Levante (Bompiani, 2014), non proprio un classico della letteratura, sebbene pluripremiato? Perchè così, in questo modo, continua Kerbaker, rivolgendosi ad un parterre fitto di giovani attenti, "gli avete ridato vita, energia, vi siete riappropriati dell'opera, l'avete reinterpretata, riletta e ricostruita con occhi e mani diverse, con prodotti diversi, recuperandone anche solo alcuni aspetti, ma diventandone proprietari". La lettura diventa così un'azione di riappropriazione, anzi, aggiunge la direttrice della Scuola di Comunicazione e Didattica dell'Arte all'Accademia di Brera, ut pittura poesis, per riprendere le parole di Raffaella Pulejo, componente della giuria. Ed è proprio questo il senso artistico: reinterpretare. La dirigente del Liceo Artistico, che ha saputo accogliere il progetto, Irma D'Ambrosio, assente in contumacia, approverebbe senz'altro. Naturalmente il progetto (della durata annuale) non si sarebbe potuto realizzare senza i suoi bravi docenti (tra cui le prof.sse Titti Fanciano, Marilena Di Tursi, Pasqua Taronna, Cristina Palmiotta, Maria Pia Battista, Umberto Biancamano), capitani coraggiosi, potremmo dire in questi tempi difficili per la scuola, poichè hanno resistito sino alla fine, da bravi volontari - ça va sans dire - nonostante i momenti di crisi, che condiscono ogni percorso lavorativo. Ma arriviamo al dunque. I componenti della giuria, tra cui le docenti specialiste del mondo arabo Geneviève Abet e Diane Guerrier supporto prezioso al progetto che affronta temi quali l'identità, le diversità culturali, l'amore im-possibile... iniziano a leggere le motivazioni, Kerbaker chiama i partecipanti-vincitori partendo dal basso. Il terzo premio viene assegnato all'opera Con gli occhi di Ossyan, mappa interattiva realizzata da Giulia Bellipario, Sara Candoni, Federica Fiore. La commissione ha apprezzato la scelta degli autori di evidenziare la mappa dei paesi del Mediterraneo e dell'Europa in cui si svolge la storia raccontata da Amin Maalouf, ripercorrendo la narrazione dei fatti attraverso una partecipazione interattiva. Colpisce la qualità del segno grafico e l'intreccio tra parti grafiche e testi scritti (che avrebbero funzionato anche meglio se più brevi). Il secondo premio va all'opera Gli scali del levante, book trailer, locandina e packaging CD realizzati da un folto gruppo di studenti del corso (Amoruso Doriana, Buccioli Ennio, Cascione Roberta, Chicco Marialuisa, Diliso Graziana, Giordano Annunziata, Insalata Cosimo, Losacco Valeria, Marchetti Joanna, Marini Sarah, Masotti Stefania, Meleleo Francesco, Paesano Antonio, Santamato Simona, Szykula Dawid). La commissione apprezza il taglio narrativo scelto dagli autori che ha privilegiato nel romanzo di Amin Maalouf la vicenda amorosa dei due protagonisti, facendone il filo conduttore di un prodotto video di qualità quasi professionale, raffinato nella sceneggiatura e nella recitazione degli attori, nella regia, nell'ambientazione storia, dei luoghi (selezionati con cura nella nostra città, che diventa setting) e dei costumi.

Il primo premio è andato al cortometraggio Gli scali del levante realizzato da Tiziano Palumbo. La commissione ha apprezzato la sensibilità poetica espressa dall'autore tanto nel taglio narrativo, quanto nella tecnica impiegata a più livelli nel lavoro: dal disegno alla sceneggiatura, dall'ambientazione al commento sonoro e musicale, dalla tecnica di animazione al montaggio, "quadri animati" intercalati da pause di testo scritto, come la voix off o voce fuori campo. Si riconosce altresì una personale e originale interpretazione del testo, di cui in questo caso il giovane autore mette in risalto il tema dell'amicizia, valore sotteso ad ogni forma di integrazione e solidarietà fra gli uomini, unito alla capacità di padroneggiare diverse tecniche, dal disegno alle nuove tecnologie, restituendo anche al mezzo digitale la sensibilità del tratto a matita. Anche in questo caso si apprezza il confezionamento dell'opera, il cofanetto, pardon, packaging, che include una parte della copertina del libro, e l'etichetta scritta in tre lingue. Molto semplice, si difende il ragazzo (non è forse la semplicità segno di perfezione)? E le donne in corriera applaudono, la presidente, Gabriella Caruso, consegna attestati e già auspica di realizzare una mostra con tutti i lavori, di inviarli ad Amin Maalouf, magari di invitarlo in futuro. Un sequel atteso.

Articolo di Roberta Monaco 

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