Presentazione del libro “Storia di una maestra del Sud che fu la madre di Aldo Moro”
Edizione 2022
LUOGO:
biblioteca Ricchetti - Bari
PERIODO:
14 Ottobre 2022
DETTAGLI:
Venerdì 14 ottobre 2022 alle ore 17.30, presso la biblioteca Ricchetti di Bari, Daniela Bonavoglia, presidente Ass. Ex Alunni Orazio flacco, e Maria Gabriella Caruso, presidente ass. Donne in Corriera, hanno presentato il libro di Renato Moro “Storia di una maestra del Sud che fu la madre di Aldo Moro”. Ha introdotto Rita Ceglie, dialogando con l’autore Mario Spegnoletti.
Il libro "Storia di una maestra del Sud che fu la madre di Aldo Moro", (ed. Bompiani) di Renato Moro, professore Ordinario di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Roma Tre, ricorda la figura di Fida Stinchi, nonna di Renato Moro.
Il racconto (perché del racconto ha la fluidità narrativa che alleggerisce il documento storico, avvincendo il lettore) prende le mosse dalle lettere scritte dalla nonna al nonno (Renato Moro) durante i tre anni di fidanzamento, dalle quali emergono non solo gli aspetti più intimi e personali della maestra cosentina, ma anche quelli dell'Italia primonovecentesca.
Giornalista e conferenziera, fu una figura culturalmente vivace, convinta sostenitrice dell'impegno intellettuale delle donne, della loro emancipazione e dell'opportunità di averle come classe lavoratrice attiva, tutte idee che - insieme a temi quali l''educazione e il ruolo della scuola nel Mezzogiorno - propose con passione all'attenzione dei lettori della rivista Cronaca di Calabria.
"E se Fida per certi versi perse la sua battaglia - rinuncerà a lavorare assecondando la volontà del fidanzato -, per altri la vinse: fu una figura decisiva nella formazione del figlio Aldo Moro, anche se il suo ruolo è stato spesso dimenticato" (seconda di copertina)
“Recensione di Rita Ceglie”
Il libro "Storia di una maestra del Sud che fu la madre di Aldo Moro", (ed. Bompiani) di Renato Moro, professore Ordinario di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Roma Tre, ricorda la figura di Fida Stinchi, nonna di Renato Moro.
Il racconto (perché del racconto ha la fluidità narrativa che alleggerisce il documento storico, avvincendo il lettore) prende le mosse dalle lettere scritte dalla nonna al nonno (Renato Moro) durante i tre anni di fidanzamento, dalle quali emergono non solo gli aspetti più intimi e personali della maestra cosentina, ma anche quelli dell'Italia primonovecentesca.
Giornalista e conferenziera, fu una figura culturalmente vivace, convinta sostenitrice dell'impegno intellettuale delle donne, della loro emancipazione e dell'opportunità di averle come classe lavoratrice attiva, tutte idee che - insieme a temi quali l''educazione e il ruolo della scuola nel Mezzogiorno - propose con passione all'attenzione dei lettori della rivista Cronaca di Calabria.
"E se Fida per certi versi perse la sua battaglia - rinuncerà a lavorare assecondando la volontà del fidanzato -, per altri la vinse: fu una figura decisiva nella formazione del figlio Aldo Moro, anche se il suo ruolo è stato spesso dimenticato" (seconda di copertina)
“Recensione di Rita Ceglie”
